L’acqua è un bene estremamente prezioso che, spesso, viene dato per scontato. Come ci hanno dimostrato i cambiamenti climatici degli ultimi anni, però, non si tratta di una risorsa inesauribile, e, per questo, si deve cercare di sprecarne il meno possibile. Tanto più che il 39% della popolazione mondiale (all’incirca 2,6 miliardi di persone) non ha ancora la possibilità di accedere a un bene essenziale come l’acqua potabile.
Ma come possiamo risparmiare acqua nella quotidianità? Seguendo queste 10 regole contro lo spreco idrico!
Spreco dell’acqua: perché va evitato?
In Italia, le risorse idriche ammontano all’incirca a 52 miliardi di metri cubi di acqua. Risorse che, per la metà, vengono assorbite dal settore agricolo, per il 10% dal settore energetico e, per il restante 40% dal settore civile. Settore che non è certo esente dagli sprechi: l’Italia, infatti, è il primo Paese europeo per consumo d’acqua e, addirittura, il terzo nel mondo dopo Stati Uniti e Canada, con un consumo medio giornaliero per persona che va dai 150 al 215 litri al giorno.
Ma dove va a finire tutta l’acqua consumata dagli italiani? Una parte (all’incirca 42 litri di acqua ogni 100 immessi) si perde per strada a causa di impianti vecchi e rotti. Poi c’è l’acqua utilizzata per bere, preparare il cibo, e per gli usi personali, che rappresentano la voce di consumo, e di spreco, più grande: per una doccia, ad esempio, si usano dai 40 ai 60 litri d’acqua, , mentre ogni volta che si tira lo sciacquone si consumano almeno 12 litri di acqua.
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua è il sesto punto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dall’ONU. Un obiettivo che deve essere raggiunto a tutti i costi, vista la crescente scarsità di risorse idriche, per il quale tutti si possono impegnare, iniziando a modificare le proprie abitudini quotidiane.
10 regole per combattere lo spreco idrico
Combattere lo spreco idrico fa bene all’ambiente e al portafoglio perché, riducendo i consumi di acqua, anche le bollette del servizio idrico diventano più leggero. Da dove iniziare per consumare meno acqua? Da queste 10 semplici regole.
1. Usa l’acqua solo quando serve
Usare l’acqua solo quando serve è quella che potremmo definire la regola d’oro del risparmio idrico. Spesso, infatti, la sicurezza di avere una disponibilità praticamente infinita di acqua ci porta ad aprire il rubinetto anche quando non serve o a tenerlo aperto più a lungo del necessario.
Acquisire consapevolezza del modo in cui utilizziamo l’acqua è, perciò, il primo passo da compiere per ridurre gli sprechi e vivere in modo sostenibile.
2. Chiudi il rubinetto quando non serve tenerlo aperto
Ci sono diverse occasioni in cui si lascia l’acqua aperta anche quando non serve. Ad esempio, mentre si passa lo spazzolino sui denti, oppure, mentre si insaponano il corpo o i capelli quando si è sotto la doccia, oppure quando ci si depila.
Contando che da un rubinetto aperto passano all’incirca 8 litri di acqua al minuto, chiuderlo quando si compiono queste azioni permette di risparmiare un bel po’ di acqua.
3. Installa un riduttore di flusso
In commercio si trovano dei dispositivi, economici e facili da installare, che si chiamano frangigetto: aumentando l’aria presente all’interno del getto, fanno in modo che si riduca il flusso di acqua e, di conseguenza, il consumo.
Applicando il frangigetto a un rubinetto si può arrivare a risparmiare dal 30% al 50% di acqua.
4. Installa uno sciacquone con lo scarico differenziato
L’acqua che viene utilizzata dallo sciacquone per pulire il WC è potabile. Ogni volta che lo azioniamo, ne vengono consumati tra i 6 e i 9 litri. Installare uno scarico con doppio tasto oppure dotato di regolatore di flusso si può ridurre notevolmente la quantità di acqua utilizzata.
Ad esempio, un dispositivo che garantisca un utilizzo di 2,7 litri di acqua ad ogni pressione del pulsante, offre un risparmio di circa il 70% rispetto a un sistema tradizionale.
5. Non lavare i piatti a mano
Per il lavaggio a mano dei piatti a mano vengono utilizzati all'incirca 40 litri di acqua, contro i 9,5 litri impiegati in media da una nostra lavastoviglie in modalità Eco 50°*. Per questo motivo, preferire la lavastoviglie al lavaggio a mano non è solo una questione di praticità, ma anche di risparmio.
Inoltre, anche quando si lavano i piatti a mano, si dovrebbe sempre riempire il lavandino con acqua saponata, da usare per insaponare i piatti e bisognerebbe usare l'acqua corrente solo per il risciacquo.
*Ricerca interna basata sul confronto tra lavaggio con lavastoviglie e lavaggio manuale. 40 litri (lavaggio manuale) - 9,5 litri (con lavastoviglie), il calcolo del risparmio di 8.500 litri si basa su 280 cicli all'anno.
6. Aziona lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico
Per ottenere un vero risparmio di acqua dall’uso di elettrodomestici come lavastoviglie e lavatrice, però, è importante azionarle solo quando sono a pieno carico.
7. Sfrutta le funzioni ecologiche dei tuoi elettrodomestici
I modelli più moderni di elettrodomestici sono dotati di funzioni che contribuiscono a ridurre il consumo di acqua. A partire dal programma Eco, presente in tutte le lavatrici e le lavastoviglie, che consente di consumare la minor quantità di acqua ed energia elettrica.
Ci sono, poi, i sensori, come quelli presenti sulle lavatrici i-Dos di Bosch, che consentono di regolare il consumo di acqua in base alla quantità di biancheria contenuta nel cestello e al grado di sporco. O i sensori AquaSensor delle lavastoviglie, che permettono di regolare l’utilizzo dell’acqua a seconda del livello di sporco delle stoviglie, garantendo un risparmio che può arrivare a 4 litri d’acqua per ciclo di lavaggio.
8. Fai la doccia invece del bagno
Anche se non c’è niente di più rilassante dell’immergersi in una vasca di acqua calda profumata, fare il bagno in vasca comporta uno spreco di acqua non indifferente.
Quando è possibile, perciò, meglio preferire alla doccia al bagno: in questo modo si può arrivare a risparmiare dal 50 al 70% di acqua; a condizione, però, di chiudere il rubinetto quando ci si insapona.
9. Ripara subito i rubinetti che perdono
Quel rubinetto da cui esce una goccia d’acqua con una cadenza fastidiosamente regolare non è solo un ostacolo al tuo riposo notturno, ma anche uno spreco d’acqua. Perché, goccia dopo goccia, si sprecano tanti litri d’acqua (un rubinetto dal quale escono 30 gocce d’acqua al minuto può consumare fino a 200 litri d’acqua in un mese). Se in casa hai uno o più rubinetti che non si chiudono bene, perciò, è meglio intervenire subito e riparare il guasto.
Per evitare che questi problemi si presentino in altre parti dell’impianto idrico come, ad esempio, lo scarico del wc, è importante anche farlo controllare periodicamente da un tecnico.
10. Innaffia dopo il tramonto
Quella di fare l’orto è una passione tutta italiana che, però, comporta un consumo idrico non indifferente. Per non usare troppa acqua, è consigliabile innaffiare le piante dopo il tramonto, così da evitare l’evaporazione immediata dell’acqua. Anche in questo caso, poi, è meglio chiudere l’acqua mentre ci si sposta da un punto all’altro dell’orto, per evitare sprechi.
Nei mesi più caldi, inoltre, si può fare un piccolo sacrificio per il bene dell’ambiente ed evitare di innaffiare il prato mattina e sera: l’erba sarà meno verde ma la natura ringrazierà.